Suona la sveglia

Come ci sentiamo quando suona la sveglia? E cosa succede esattamente dentro di noi?

ROUTINE MATTUTINA

3/12/20252 min read

Come ci sentiamo quando suona la sveglia? E cosa succede esattamente dentro di noi?

Sappiamo bene che nella maggior parte dei casi vorremmo solo continuare a dormire, ma questa domanda invita ad andare più in profondità.

Riusciamo ad osservare i primi pensieri che ci attraversano la mente? Fatichiamo a uscire dal sonno e ci sentiamo intorpiditi oppure la nostra mente inizia a vagare in mille direzioni e a pensare alle tante incombenze della giornata? Ricordiamo un sogno in particolare oppure ci vengono in mente le ultime preoccupazioni che ci hanno accompagnato verso il sonno la sera prima? Ci rendiamo conto di quanto questi primi pensieri influiscano sul nostro stato fisico? Ad esempio, una preoccupazione può accelerare immediatamente il battito cardiaco oppure un rumore sgradevole può irritarci in pochi secondi.

Il delicato momento di passaggio dal sonno alla veglia non ci influenza solo nel momento presente ma può condizionare l’intera giornata.

Dovremmo quindi avere cura di viverlo al meglio. Molti di noi appena si svegliano, spengono la sveglia impostata sullo smartphone e iniziano immediatamente a scrollare sui social. Si tratta di una vera e propria compulsione che ha la capacità di influire pesantemente sul nostro cervello e sulla qualità della nostra vita. Quella mole di informazioni inutili che invade il cervello in un momento delicato può condizionare la nostra capacità di concentrarci per l’intera giornata.

Il momento del risveglio dovrebbe essere trascorso senza fretta e soprattutto osservando noi stessi.

Il maestro Thich Nhat Hanh, oltre a questo, consiglia di fare qualcosa in più. Consiglia di sorridere, come primo atto della giornata. Sorridere cambia le strutture cerebrali all’interno del nostro cervello e allontana le paure inconsce che ognuno di noi porta dentro di sé.

Il semplice atto di sorridere comunica al nostro cervello che va tutto bene e ha la potenza disarmante di far iniziare il nostre giornate in maniera completamente diversa, e funziona anche se, magari, di sorridere non ne abbiamo proprio voglia.

Ecco un semplice esercizio che il maestro consiglia nel libro "Il miracolo della presenza mentale":

Accennare un sorriso quando ci si sveglia al mattino
Appendete al soffitto o alla parete un cartello con la scritta "sorridi", o un promemoria qualsiasi che possiate vedere non appena aprite gli occhi. Approfittate di quei pochi istanti, prima di uscire dal letto, per prendere contatto con il vostro respiro. Inspirate ed espirate dolcemente tre volte, conservando il mezzo sorriso. Seguite il respiro.

Vale la pena di provare.

Thich Nhat Hanh ha scritto più di 100 libri, molti dei quali disponibili in italiano.
Il suo lavoro è portato avanti dalla comunità monastica buddista da lui creata: Plum Village.

Per approfondire:
www.plumvillage.org