Leadership al femminile 01
“Female empowerment” è stato il tema dell’incontro Donna nell’Economia 2025 organizzato dalla Camera di Commercio di Bolzano. Scopriamo i contenuti dello speech della coach Daniela Bonetti, della Roberto Re Academy.
MONDO AZIENDALE
4/7/20253 min read


Il benessere sul lavoro dipende anche da quanto riusciamo ad esprimere le nostre potenzialità e da quanto siamo in grado, se il nostro ruolo lo richiede, di guidare il nostro team. La leadership è infatti un elemento indispensabile in molte situazioni lavorative.
Questo tema, declinato in chiave femminile è stato al centro dell’ultimo incontro Donna nell’economia 2025, organizzato il 27 marzo dalla Camera di Commercio di Bolzano. Un appuntamento arrivato alla 13ª edizione, che ha visto la partecipazione di oltre 400 professioniste pronte a confrontarsi, a mettersi in gioco e a crescere grazie al contributo di due coach d'eccezione, Leonie Gehler e Daniela Bonetti, che hanno condotto due speech ricchi di spunti interessanti che hanno ispirato, divertito e fatto riflettere.
La svizzera Leonie Gehler è leadership coach, autrice di podcast e fondatrice di "The Leadership Academy" in Liechtenstein. L'italiana Daniela Bonetti è direttore nazionale della Leadership School di Roberto Re, la scuola di sviluppo personale più frequentata d'Italia, con oltre 150 collaboratori e centri in 37 città italiane.
Daniela Bonetti si occupa di mentoring, formazione e consulenza per professioniste, manager e imprenditrici che vogliono costruire una carriera solida e di successo in equilibrio tra i propri ruoli di donna, mamma, compagna, lavoratrice.
Ecco un estratto del suo speech, che è possibile approfondire leggendo il suo libro consigliato alla fine di questo post.
Secondo Daniela Bonetti, per una donna essere leader oggi significa saper sviluppare maggiormente le caratteristiche tipiche della femminilità, sviluppandone i punti di forza e affrontando le zone d’ombra, che devono essere riconosciute e, se non adeguatamente gestite, possono compromettere il successo professionale.
Quali sono, quindi, le caratteristiche femminili che possono aiutare a rafforzare la leadership, ma che se non dosate adeguatamente possono comprometterla, allontanandoci dal risultato desiderato?
Daniela Bonetti ce lo ha raccontato sul palco con grande efficacia, in modo coinvolgente e divertente. Qui, proviamo a proporre un riassunto dei principali contenuti.
Autoanalisi vs autocritica
Le donne sono solitamente portate all'autoanalisi: una caratteristica estremamente positiva, che permette di analizzare le proprie performance e lavorare sul miglioramento continuo. Se però questa caratteristica femminile viene portata all’eccesso, può sfociare nell'autocritica, e portarci a focalizzarci solamente sui nostri difetti, minando la nostra autostima.
Condivisione vs pettegolezzo
Le donne solitamente amano confrontarsi con le altre persone, esprimere i propri pensieri e condividere opinioni ed esperienze con gli altri. Tutte caratteristiche molto apprezzate, che favoriscono il lavoro di squadra. Però se si indugia eccessivamente su particolari poco rilevanti, si rischia di cadere nel pettegolezzo, perdendo il focus e la visione d'insieme.
Emotività vs vittimismo
Le donne tendono ad essere emotive ed empatiche: entrano quindi in connessione con le emozioni degli altri e ne tengono conto quando devono compiere delle scelte. Una caratteristica quanto mai preziosa, che rende gli ambienti di lavoro più umani e inclusivi. Ma se si eccede, l'emotività può diventare vittimismo, e portare a reagire in maniera emotivamente eccessiva sia a ciò che accade a noi, sia a ciò che accade agli altri.
Ascolto attivo vs "sempre a disposizione"
Le donne sono delle buone ascoltatrici e spesso dedicano molto tempo a colleghi, clienti e collaboratori, ascoltando con pazienza ed interesse ciò che hanno da dire. Occorre però assicurarsi che questo ascolto attivo non autorizzi le altre persone di approfittare del tempo altrui. Non dobbiamo essere sempre a disposizione di chiunque. Il nostro tempo è importante e dobbiamo proteggerlo.
Multitasking vs "crash"
Anche questo sembra un luogo comune, ma in realtà è facilmente riscontrabile nella vita quotidiana: le donne sono più brave a compiere più operazioni alla volta. Essere multitasking per una donna è semplicemente la norma. E siamo così abituate ad esserlo, che trovare difficoltà nel chiedere aiuto quando ne abbiamo bisogno. Delegare è invece importante. Perché il rischio è quello di incorrere nel burnout. Impariamo quindi a chiedere quando abbiamo bisogno di una mano e a condividere le responsabilità e il lavoro con gli altri. Che magari saranno anche felici di aiutarci.
I due pilastri della leadership femminile, secondo Daniela Bonetti, sono proprio due caratteristiche estremamente femminili: l’empatia e la vulnerabilità. Ricordando che essere vulnerabili non significa essere deboli. Vuol dire essere forti abbastanza da non avere paura dimostrare le proprie debolezze.
Lunedì prossimo approfondiremo lo speech di Leonie Gehler.
Per approfondire:
Leadership al femminile. Manuale pratico per donne che vogliono tirare fuori il meglio di sé nella vita e nel lavoro. Francesca Romano, Daniela Bonetti, Oscar Bestseller.
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